Ormai lo sapete: tra i miei sport preferiti ci sono il pilates e il live twitting. Non potevo perdere la prima serata della 66esima edizione del Festival di Sanremo, né tanto meno il gruppo di ascolto collettivo che si genera, in automatico, su Twitter. E quindi, alle 21 e qualcosa (un po’ in ritardo rispetto all’apertura, ma giusto in tempo per ascoltare il primo cantante), mi sono piazzata davanti alla tv con smartphone alla mano.
Il ritmo della prima serata di Sanremo è così lento, che in confronto l’Angelus di Papa Francesco sembra una puntata del festivalbar. Carlo Conti è accompagnato, quest’anno, dalla valletta Madalina Ghenea, dall’imitatrice Virginia Raffaele – durante la prima sera, nei panni di Sabrina Ferilli – e dall’attore Gabriel Garko, in versione Eva Grimaldi:
Ecco i momenti più esaltanti della serata:
1. Il primo ospite a salire sul palco è Giuseppe Ottaviani, atleta classe 1916. L’uomo è stato chiamato per svelarci il suo elisir di lunga vita e umiliarci, noi che non riusciamo a fare due rampe di scale senza avere il fiatone. Ottaviani racconta di trascorrere le sue giornate amando la moglie, facendo sport e stando al computer. Dopo un iniziale sconcerto, per me che non sono una patita di sport, ho apprezzato questo vecchietto più in forma di molti trentenni che conosco. Me compresa.
Laura Pausini che torna al Festival dopo 23 anni, ci stordisce con un medley depressivo (da Strani amori a Vivimi) che si conclude duettando La solitudine con la se stessa diciottenne del ’93, indossando la giacca di quel Sanremo. Un momento di televisione commovente e agghiacciante al tempo stesso.
Poi c’è stato Elton John, che – a differenza di quello che qualche testa di cazzo aveva preannunciato – ha solamente cantato e, per di più, divinamente. Leggermente criticabile il look.
Parlando di look, non scorderò mai il maglione-sottoveste che ha indossato Arisa, per la prima serata di Sanremo. Una scelta controversa, paragonabile forse solo a quella della Iurato, che ha resuscitato il taffetà, dispiacendo persino il suo compagno di gara.
Per quanto riguarda le canzoni, io avevo puntato tutto sui Bluvertigo e le loro tastiere. Invece, non solo il pezzo è stato moscio e troppo sanremese per i miei gusti, ma non sono riuscita a capire neanche un parola. Più che il sintetizzatore sul palco, ho cominciato a cercare le corde vocali di Morgan.
L’ultimo a salire sul palco è Rocco Hunt, vestito come se si fosse appena esibito al castello di Don Antonio, il Boss delle cerimonie.
Morale della favola: la più brava a cantare è stata l’attrice Anna Foglietta, salita sul palco per una marchetta cinematografica, ha accennato “Un’emozione da poco” di Anna Oxa.
Il vero leit motiv della serata sui social, però, è stato solo uno: che fine ha fatto Beppe Vessicchio? Chiamate Gianloreto Carbone.