Quante volte vi è capitato di meravigliarvi per la perfezione di certi scatti presenti sulla vostra dash di Instagram? A me personalmente succede quasi ogni giorno. Seguo gli account di svariati blogger, influencer e personaggi più o meno noti, e spesso mi sorprende non tanto la sbalorditiva qualità dell’immagine (sempre più gente scatta con una reflex, piuttosto che con uno smartphone) quanto una certa scenografia così studiata da sembrare finta. Così finisco per chiedermi se alle spalle di quel servizio di piatti strabiliante che mostra l’ultimo pranzo veggie, non ci sia invece un cucina che cade a pezzi, magari con i fornelli bruciacchiati.
La fotografa thailandese Chompoo Baritone sembra avermi letto nel pensiero e ha raccolto alcune immagini sotto l’hashtag #slowlife, proprio su Instagram, per mostrare al mondo cosa si nasconde dietro e attorno quelli che consideriamo scatti fantastici e invidiabili.
Così vediamo che quella che sembrava una verticale ben riuscita è in realtà “agevolata” da un’amica; l’orto urbano, piccolo e ben curato, è solo un angolo del balcone solo meno disordinato e la zona relax della propria stanza è in realtà un armadio a cielo aperto, accuratamente estromesso dalla foto.
Questo cosa ci insegna? Nulla di nuovo per carità, ma è sempre bene ricordare che filtri, ritagli e pose studiate, di reale – spesso – non hanno nulla.